Nel vasto e variegato mondo dei manga e degli anime giapponesi, due categorie si distinguono per popolarità e diffusione: shonen e shojo. Questi termini non rappresentano semplicemente un genere narrativo, ma riflettono vere e proprie tipologie di pubblico, tematiche e stili. Comprendere le differenze tra shonen e shojo è essenziale per chi desidera immergersi nella cultura pop nipponica e scegliere i titoli più adatti ai propri gusti.
Cosa sono gli shonen
Il termine shonen (少年) significa letteralmente “ragazzo”, e identifica quei manga e anime indirizzati a un pubblico prevalentemente maschile, in particolare adolescenti. Le storie shonen sono spesso caratterizzate da:
- avventura e azioni spettacolari
- un protagonista giovane e determinato, che spesso affronta una crescita psicologica importante
- temi come l’amicizia, il sacrificio, la giustizia e la lealtà
- battaglie, tornei, poteri speciali o abilità straordinarie
Uno degli esempi più celebri è One Piece, il manga di Eiichiro Oda che ha conquistato milioni di lettori in tutto il mondo. Le vicende di Monkey D. Luffy e della sua ciurma di pirati rappresentano perfettamente lo spirito shonen: inseguire un sogno a costo di mille ostacoli e affrontare sfide sempre più difficili. Se vuoi iniziare questa incredibile avventura, trovi One Piece disponibile su Fantasìa, una libreria online specializzata in manga, giochi e cultura pop, a questo link: https://fantasiastore.it/it/s/6/manga-one-piece.
Il mondo degli shojo
Lo shojo (少女), ovvero “ragazza”, è invece un filone rivolto a un pubblico femminile, in particolare a ragazze adolescenti. Le opere shojo si concentrano spesso su relazioni interpersonali, amore romantico e crescita emotiva. Le caratteristiche principali includono:
- protagoniste femminili sensibili e sognatrici
- temi legati all’amicizia, all’amore, ai legami di famiglia e al mondo della scuola
- disegni più dettagliati ed espressivi
- narrazione introspettiva ed emotiva
Titoli come Card Captor Sakura, Nana o Fruits Basket sono esempi iconici del genere shojo. Questi manga e anime sanno raccontare storie d’amore toccanti, ma anche profonde riflessioni sui sentimenti e sull’identità personale.
Differenze e convergenze tra shonen e shojo
Sebbene nati per soddisfare pubblici diversi, shonen e shojo hanno oggi confini sempre più sfumati. È ormai comune trovare ragazze appassionate di shonen e ragazzi che seguono con piacere le vicende romantiche degli shojo. Questa evoluzione rispecchia anche un cambiamento nella società giapponese, sempre più aperta a superare gli stereotipi di genere.
Oltre a shojo e shonen esistono anche molti altri generi, ben approfonditi in questo articolo di Everyeye: da quelli più romantici e drammatici ai generi di settore come la fantascienza e l’horror, c’è davvero un manga (e un anime) adatto a tutti i gusti.
In più, esistono ibridi narrativi che mescolano elementi di entrambi i filoni. Alcuni manga presentano combattimenti tipici degli shonen, ma con una narrazione più sentimentale in stile shojo. Queste contaminazioni rendono il panorama anime e manga ancora più ricco e interessante.
Il successo globale degli anime shonen e shojo
La popolarità globale di questi due generi è innegabile. Se gli shonen dominano le classifiche di vendita e le piattaforme di streaming con titoli come Naruto, Dragon Ball o My Hero Academia, gli shojo si fanno amare per la loro capacità di parlare direttamente al cuore, creando veri e propri cult generazionali.
Un esempio trasversale è il fenomeno Pokémon, che nasce come franchise pensato per i più giovani ma che ha saputo conquistare ogni fascia d’età. Dai videogiochi alle carte collezionabili, fino alla serie animata, questo universo rappresenta l’unione perfetta di avventura, amicizia e affetto – temi universali che possono piacere sia a chi ama gli shonen sia agli appassionati di shojo.



